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Myrtha in Australia
La lunga stagione del nuoto si chiuderà a Melbourne, in Australia. Dal 13 al 18 dicembre, infatti, atleti provenienti da tutto il mondo si sfideranno per i XVI Mondiali FINA in vasca corta, evento organizzato in pochissimi mesi (dopo la gara suppletiva che si era resa necessaria per la guerra in Ucraina) grazie alla piscina Myrtha del Melbourne Sports & Aquatics Centre (MSAC).
Il nostro primo impegno con MSAC risale ai Giochi del Commonwealth del 2006, e segnò l’inizio di qualcosa di speciale. Come ricorda Simon Weatherill, l’allora CEO di MSAC, condividendo il suo apprezzamento, non solo per la struttura ma anche per il processo Myrtha: “La piscina è stata costruita da personale qualificato Myrtha e l’attenzione ai dettagli è stata di prima classe”.
Avvolgendo infatti il nastro della storia di Myrtha in Australia si contano oltre 200 progetti realizzati nel paese a partire dal 1997. Un ‘background acquatico’ utile non solo per dotare il paese di strutture all’avanguardia, ma soprattutto per stimolare l’interesse per il nuoto dando anche ai più giovani impianti di livello nelle scuole. Un elemento, quest’ultimo, che ha contribuito senza alcun dubbio a promuovere uno stile di vita sano e formare gli atleti che fra pochi giorni rappresenteranno il paese nei XVI Mondiali di nuoto FINA in vasca corta.
Dal progetto della Hale School, dove sono state create due piscine esterne a firma Myrtha Pools, al più recente Artemis Centre, che ospita tra le altre cose una vasca da 25m con acqua riscaldata a 29º e dotata di due corsie con fondo mobile, sono tanti gli esempi che hanno cambiato la vita sportiva gli studenti. Ma se dare una base ai ragazzi nelle scuole è fondamentale, non meno importante è comunque permettere a tutta la cittadinanza di avere strutture utili alla pratica sportiva. Negli anni il governo australiano ha voluto creare diversi spazi acquatici nelle zone che fino a quel momento non erano state considerate nel piano di sviluppo.
In questo senso il Marion Leisure Center nell’Australia del Sud è stato il fiore all’occhiello della regione sin dalla sua apertura, anche perché è stato il primo impianto a rispettare le regole FINA utili sia ad ospitare competizioni, sia ad avvicinare un pubblico più ampio alla pratica del nuoto.
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