World Aquatics: a Melbourne tra novità e certezze

Il giorno è arrivato, e non stiamo parlando solamente di una piscina Myrtha che a 16 anni dall’installazione diventa nuovamente il teatro di un Mondiale. A poche ore dall’inizio delle competizioni, infatti proprio quella che fino ad oggi era conosciuta come FINA, si chiamerà World Aquatics. L’annuncio del cambio di nome e del logo della federazione internazionale è stato fatto in grande stile in una sala che ha letteralmente immerso tutti i presenti in una piscina virtuale proiettata sul pavimento e sulle pareti della hall. Il presidente Husain Al-Musallam ha spiegato il perché dopo 114 anni era giunto il momento di cambiare: “Guardiamo al futuro, e World Aquatics unisce per la prima volta sotto uno stesso nome tutti gli atleti delle discipline acquatiche”. Una rivoluzione voluta anche dagli atleti e che, conferma il presidente Al-Musallam, mira a ringiovanire il brand e attirare i giovani verso gli sport acquatici: “Questa nuova brand identity ci avvicinerà alle nuove audience e incoraggerà le nuove generazioni di atleti degli sport acquatici a essere uniti dall’acqua, dalla sicurezza, dal rispetto e dalla sostenibilità”.

L’immagine è un nuovo logo che rappresenta i cinque continenti e che può essere declinato con i colori di ogni nazione facente parte della federazione internazionale. Più internazionale anche il nome, che dall’acronimo francese scelto nel 1908 ora è in inglese e include tutti gli sport acquatici: dal nuoto alla pallanuoto, dai tuffi al nuoto artistico. Il restyling è evidente, e lasciatecelo dire, straordinario quasi quanto rinnovare una piscina in cemento ormai obsoleta con l’esclusiva tecnologia RenovAction. Quella che rimane invariata è l’emozione del primo giorno di gare. Il brulicare dei tifosi presso il Melbourne Sports and Aquatics Centre nella speranza che gli atleti riscaldino un’estate che in Australia è alle porte, ma che a Melbourne sembra ancora lontana. Tra tante novità, rimangono due certezze: le piscine Myrtha – che continueranno ad essere protagoniste di competizioni nazionali e internazionali – e le prestazioni degli atleti pronti a dare del filo da torcere ai campioni di casa australiani. Stay tuned…

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